domenica 24 febbraio 2013

L'ARTE DELLA SCRITTURA


Lu Ji nasce nel 261, poco dopo la fine della Grecia ellenistica. Condottiero militare combatte per l'Imperatore ma viene sconfitto. Per dieci anni si ritira nella interiorità a studiare e meditare. Riprende a combattere, viene sconfitto e condannato a morte.
Nella storia della cultura cinese Lu Ji occupa una posizione analoga a quella di Aristotele.

La sua opera più nota è “Wen Fu”. In italiano “L'arte della scrittura”. Sedici paragrafi in versi ritmati: dal “Primo impulso”, a “Scegliere le parole”, alla “Giusta forma”, a “Ispirazione”.

“Primo impulso”. Tre azioni prioritarie, soprattutto nella loro successione: osservare, sospirare, conoscere.

“Osservando lo scorrere delle quattro stagioni
sospiriamo;
scorgendo il legame intimo tra le cose
conosciamo
le innumerevoli vie del mondo”.



Parlando dell'Armonia il primo insegnamento è:

Ogni nuova composizione assume un'aria particolare,
ma solo dopo molte forme e variazioni,
solo quando abbiamo appreso l'arte del sottile
”.


L'arte del sottile ritorna anche nella “Giusta forma

“Adattarsi alle occasioni quando esse si presentano;
permettere alle emozioni di essere sottili




Tra i “Cinque criteri” scelgo la “Misura”.

“Nemmeno il sentire disciplinato
conduce in alcun dove
se ad accompagnarlo non è la cura del particolare”


E trattando del “Capolavoro” questi versi con i quali misurare la nostra attualità e idea di scrittura e letteratura:

Le brillanti pietre dure
che tanto piacciono
sono comuni come fagioli nel campo.

Sebbene gli scrittori
della mia generazione
producono in abbondanza

i loro veri gioielli
non basterebbero a colmare
la piccola conca delle mie mani.


Infinito, come lo spazio, un buon lavoro
CONGIUNGE LA TERRA AL CIELO”.

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